Al pari di altri settori, anche il turismo sta vivendo una fase di rinnovamento. Insieme ai turisti, cambiano valori e obiettivi.
Tra i molti meriti di Megatrends, il saggio di John Naisbitt pubblicato nel 1982 e ancora di grande attualità, c’è sicuramente quello di aver inaugurato un nuovo filone. Tesa ad individuare i megatrend che connotano la società, quell’analisi pose infatti le basi di un fenomeno oggi ormai molto diffuso: una forte spinta volta a prevedere il futuro, o almeno a comprendere il presente. Per dirla con Naisbitt: Il modo più affidabile per fare previsioni sul futuro è provare a capire il presente.
Prendendo spunto da tale affermazione, si cercherà di individuare e passare in rassegna i nuovi trend del turismo.
I cambiamenti tecnologici svolgono un ruolo decisivo nell’orientare le scelte del consumatore, e conseguentemente la capacità dell’industria di rispondere ai bisogni del cliente, quelli noti e anche quelli inespressi.
La questione ambientale è un tema cruciale, che deve essere affrontato dalle strutture ricettive, soprattutto quelle già esistenti, e che richiede investimenti e capacità progettuale. Infatti i consumatori, nel decidere i loro acquisti, sono sempre più attenti alla sostenibilità ambientale della loro scelta.
Ma quali sono i megatrend in atto, e come riescono a influenzare le attività del turismo business e leisure?
Vivere sano ed etico. Questo tema comprende tutte le componenti del turismo, dalla progettazione e realizzazione delle strutture ricettive, a cibo e ristorazione, movimento e salute, al consumo di energia e riciclo dei rifiuti, fino all’esame del contesto ambientale in cui la struttura ricettiva si colloca. Si collega a quello della sostenibilità ambientale, che richiede visione e una progettazione attenta, ed è così centrale che, per esempio, Dubai in vista di Expo 2020 ha prodotto delle linee guida a cui dovranno adeguarsi tutti gli hotel entro l’inizio dell’esposizione universale. Il valore dell’autenticità e delle esperienze. Il fenomeno dell’overtourism connesso al boom dei B&B e della sharing economy può portare rapidamente al ‘rigetto’ di alcune destinazioni da parte soprattutto dei consumatori di fascia più alta. Tra le città che per prime hanno provato a limitare il fenomeno, Amsterdam, sebbene ancora con risultati limitati, si è spinta fino a pensare di chiudere ai turisti ‘non graditi’ alcune zone della città particolarmente famose, ma anche Venezia è corsa ai ripari, prevedendo una nuova tassa d’ingresso per i non residenti.
In cerca di semplicità. Silenzio, tranquillità ed esperienze autentiche costituiscono le principali richieste di un turista che voglia staccare la spina dal quotidiano e ritemprarsi. Si tratta di vivere appieno un’esperienza, provare emozioni in un contesto autentico, esercitando i cinque sensi, a contatto con la natura e la gente del luogo. Resta da capire se e in che misura si propenderà per una realtà piacevole, ma virtuale, proiettata nel futuro ed individuale, o se si continuerà ad optare per una realtà vera, con emozioni ed esperienze concrete, del qui e adesso, ancorate al passato e alla storia personale.
«Accogliere e soddisfare le esigenze del singolo turista, anche con servizi ‘su misura’, risponde a un significativo cambiamento di valori del consumatore, soprattutto di fascia più alta»
Personalizzazione estrema. Accogliere e soddisfare le esigenze del singolo turista, anche con servizi ‘su misura’, quale ad esempio lo shopping, risponde a un significativo cambiamento di valori del consumatore, specie di fascia più alta, il quale non solo chiede un servizio esclusivo, ma anche una sua realizzazione personalizzata e una relazione personale. Questo ha conseguenze sulla formazione degli addetti del settore che interagiscono direttamente con il cliente, visto che è proprio l’atteggiamento competente ed empatico dell’operatore e del professionista a personalizzare l’interazione con il cliente. Non solo; si può pensare all’hotel quale centro dell’esperienza di acquisto, soprattutto perché è lì che il cliente può conoscere e provare il prodotto prima ancora di acquistarlo.
Lavoro 4.0. Le forme flessibili, come lo smart working, il co-working, o il telelavoro, anche nel settore dell’ospitalità spalancano le porte a soluzioni nuove e innovative, al passo con i tempi. Un tema questo che meriterebbe un lungo approfondimento. Tanti gli esempi, tra cui quello, recentissimo, dello Student Hotel di Firenze, un modello di successo rivolto specialmente a giovani professionisti.
Smart a casa e in hotel. Come nel caso di App destinate al turista che visita un museo o una città, la rivoluzione tecnologica giocherà un ruolo sempre più importante anche nel caso dell’ospitalità: check-in e check-out rapidi e automatizzati; prenotazioni della camera o del tavolo al ristorante via smartphone; domotica e personalizzazione della camera, con colori, profumi e musiche preferite. Fino a giungere al limite di un hotel completamente automatico, come quello aperto in Cina da Alibaba rivolto alla New Generation globalizzata e digitalizzata. Nuove mete all’orizzonte.